Chiude OroArezzo: affari sì, ma con il freno tirato. Gli operatori: "prezzi stand più calmierati"
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C'è chi ha fatto buoni affari e chi un po' meno, l'edizione 43 di OroArezzo si è chiusa con un bilancio comunque positivo.
Di certo Arezzo rimane punto di riferimento per l'oreficeria Made in Italy.
La situazione geopolitica e il prezzo del metallo sono i principali motivi di un mercato ancora con il freno tirato, anche se alcuni operatori hanno raggiunto un risultato insperato alla vigilia della fiera.
Venendo alle note più critiche, dagli operatori arrivano due richieste.
Un prezzo più calmierato per gli stand e un maggior coinvolgimento nella scelta dei buyer da invitare.
109 i Paesi di provenienza dei buyer, fa sapere Ieg in una nota, i visitatori esteri sono aumentati complessivamente del 14% , anche l'Italia in crescita costante con un +4%.