La Festa dell'Uva di Ciggiano (Ar) scommette sui giovani del paese. Chiusa un'edizione da record
ArezzoTV
Il paese di Ciggiano scommette sui giovani e vince alla grande.
Nella frazione del comune di Civitella in Val di Chiana è andata in archivio la “Festa dell'Uva del Vino e dell'Olio” edizione 2023, che sarà ricordata come quella che maggiormente ha saputo mettere insieme ali e radici.
Le radici di una tradizione che viene tramandata e portata avanti. I trattori d'epoca della collezione di Mario Lorenzini, le mani sapienti delle donne di Ciggiano in cucina, gli artigiani, le bande musicali e le majorette.
Le ali sono loro i bambini e i giovani del paese che ad ogni età hanno dato il loro prezioso contributo. Con esibizioni, lavoro, impegno e tanto divertimento.
Mai come quest'anno gli appuntamenti in calendario sono stati affollati di partecipanti.
Dalla prima cena a base di piatti della tradizione come il coniglio fritto, alla camminata del sabato pomeriggio tra boschi e ulivi al pranzo con l'ocio, una tappa imperdibile ogni ogni anno per centinaia di buongustai. Ma anche il settore pizzeria ha avuto il suo bel da fare. Tra gli eventi i mercatini solidali e quelli dell'artigianato e l'intitolazione a Carlo Starnazzi, professore e studioso di Leonardo di Vinci, del Museo della Vite e del Vino. Oltre ad una targa in suo ricordo nella casa natale di Ciggiano. I ragazzi sono stati la parte più emozionante. Due le esibizioni, la prima al venerdì con Salsa Ma nà. La seconda la domenica mattina, dopo la sfilata dei trattori d'epoca, un'esibizione legata alla tradizione contadina.
La festa si è chiusa la domenica con il Dj set di Nicola Lucioli, ma le danze si erano già aperte dal pomeriggio con carro/discoteca di Lorenzo Pagetti.
Insomma una festa che mette insieme appunto passato, presente e soprattutto futuro di un paese che ogni settembre si ritrova comunità attorno alle sue più antiche tradizioni.