Scuola devastata. Il preside: "non è disagio giovanile, atto da condannare"
ArezzoTv
Sono ingenti i danni per l'Istituto Fanfani Camaiti di Pieve Santo Stefano, nella valtiberina aretina. Stanotte alcuni vandali si sono introdotti all'interno dell'istituto e hanno devastato aule e strumenti informatici. In particolare sono andate in frantumi diverse Lim, le lavagne interattive, fotocopiatrici e altra strumentazione. Al momento del tentativo di intrusione in una stanza dove erano custodite le chiavi dei laboratori, è scattato l'allarme che ha messo in fuga i responsabili del gesto evitando così che venissero danneggiati anche gli strumenti presenti in queste aule.
“E' un fatto gravissimo e da condannare, non può essere fatto passare come espressione di un disagio giovanile, è tutt'altro – commenta il dirigente scolastico reggente Giuseppe De Iasi – non può nemmeno passare come una forma di protesta. Ci sono tante altre forme di protesta, noi consigliamo sempre il dialogo. Abbiamo ricevuto la solidarietà del provveditore Roberto Curtolo, del sindaco di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli e del presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri. Resta però una grande amarezza per quanto accaduto”.
Le lezioni oggi si sono svolte in altri locali dell'Istituto e alcune all'aperto.
Gli autori del gesto avrebbero lasciato dietro di sé alcune tracce ematiche, qualcuno si è probabilmente ferito durante i danneggiamenti. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagni di Sansepolcro guidati dal comandante Carmine Feola.
“Il danno maggiore, oltre al valore economico degli oggetti danneggiati, è per la didattica – prosegue il preside De Iasi – noi cerchiamo di perseguire tutti gli ammodernamenti in termini di strumentazione, ma a questo facciamo seguire anche un aggiornamento della metodologia della didattica. Speriamo quindi di recuperare al più presto gli strumenti che sono stati danneggati”. (