Prometeia, le previsioni sull’andamento dell’economia aretina
ArezzoTV
Il 2023 sarà un anno di rallentamento mondiale, con evidenti ricadute anche a livello provinciale, nonostante alcuni segnali di tenuta dell'attività economica, che contribuiscono a delineare un quadro meno negativo di quanto stimato lo scorso anno.
Questi i dati Prometeia, elaborati dalla Camera di Commercio di Arezzo e Siena, sull’andamento dell’economia aretina.
“In provincia di Arezzo- sottolinea il Presidente Massimo Guasconi- Il valore aggiunto 2022 si dovrebbe attestare a fine anno a circa 9,48 miliardi di euro, in crescita del 4,7%.
Nel 2023evidente la ricaduta, con un valore aggiunto di 9,96 miliardi e una crescita dell’1,4% in termini reali.
Analizzando i singoli settori l’agricoltura, dopo aver subito una perdita nel 2021, dovrebbe recuperare abbondantemente negli anni successivi.
Al contrario, il manifatturiero dopo un brillante 2021 nei successivi anni potrebbe subire un deciso rallentamento. Le costruzioni, grazie alla potente spinta degli incentivi fiscali, crescono una crescita sia bel 2021 che nel 2022, dal 2023 invece si registra un sensibile rallentamento.
Infine, i servizi, dopo aver chiuso il 2021 con un +3,8%, accelerano ulteriormente nel 2022. Anche per questo comparto, però, nel 2023 segnali di rallentamento”.
“L’elaborazione dei dati Prometeia - spiega il Segretario Generale dell’Ente camerale Marco Randellini - ci permette anche di prevedere un plausibile andamento del nostro export: il 2022 si è chiuso con una crescita dell’8,9%, sospinta dai positivi risultati del comparto orafo e da quello della moda.
Per gli anni successivi le stime mostrano la prosecuzione della crescita.
Per quanto concerne il reddito disponibile delle famiglie aretine a valori correnti le stime mostrano una crescita del 6,6% nel 2022 per poi assestarsi nel 2023 Tale andamento non tiene conto della dinamica inflattiva.
Anche la spesa per consumi finali delle famiglie, aumentata in modo considerevole nel 2022 (+12,5%), evidenzia una successiva fase di assestamento che la porta ad aumentare del 5,6% nel 2023 e del 3,5% nel 2024.
Sul fronte dell’occupazione, per quanto riguarda gli occupati ad un positivo bilancio per l’anno 2022 dovrebbero far seguito andamenti moderatamente positivi negli anni successivi".