Colpi agli orafi, arrivati i rinforzi. La conferma della Questura, più controlli
ArezzoTV
Le aziende orafe hanno riaperto i battenti dopo due settimane di vacanza. Lo spirito degli imprenditori, confermano le associazioni di categoria, soprattutto pensando alla fiera di Vicenza che si terrà dal prossimo 17 gennaio. “da sempre – confermano tutti – un punto di riferimento per impostare il lavoro di un intero anno”. Il pensiero, però, rispetto a quanto accaduto nel 2024 c'è ancora. Gli assalti alle aziende orafe che hanno messo a dura prova l'intero comparto, sono ancora negli occhi e nella mente di tutti. Tanto che sono attese con trepidazione le notizie in merito alle nuove forze annunciate dal Questore di Arezzo in occasione dell'incontro in Prefettura con gli operatori. Ebbene sarebbero arrivate, ma pensare che queste possano risolvere il problema forse è ancora azzardato. Alla Questura aretina sono arrivati 16 nuovi agenti, ma in sei hanno chiesto un trasferimento. Prima della fine del 2024 erano arrivati altri quattro ispettori altri dieci agenti freschi di accademia. Probabilmente con questi nuovi innesti i controlli soprattutto di notte e nelle aree in cui insistono le aziende orafe, saranno intensificati, confermano dalla Questura aretina. Di certo il problema è complesso e il territorio molto vasto. Circa 55 le zone produttive da controllare. Sempre in chiusura del 2024 il consiglio regionale della Toscana aveva approvato un ordine del giorno presentato dai consiglieri aretini Gabriele Veneri e Lucia De Robertis insieme a Vittorio Fantozzi in collegamento alla manovra di bilancio 2025 per attivare un nuovo bando regionale per finanziare impianti di videosorveglianza a tutela della sicurezza delle aziende orafe. Molti i comuni dell'Aretino che ne sono ancora sforniti.