Morti all’Archivio di Stato di Arezzo, le richieste delle parti civili
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100mila euro di provvisionale per la vedova e il figlio di Piero Bruni, 70mila euro per la sorella, oltre al pagamento delle spese processuali. Stessa richiesta anche da parte dei legali della vedova di Filippo Bagni.
Queste le somme richieste come risarcimento danni nei confronti dei propri assistiti avanzate dagli avvocati di parte civile, che stamani hanno preso parola in aula nel processo per la morte dei due impiegati dell'Archivio di Stato, morti asfissiati da gas argon, fuoriuscito dall'impianto antincendio.
La tragedia risale al 20 settembre del 2018. Quella mattina Bruni e Bagni mentre erano arrivati a controllare l’allarme che era scattato in mattinata.
Per la loro morte la procura di Arezzo ha chiesto 10 condanne, tutte inferiori a due anni, per ciascuno di loro sono state chieste le attenuanti generiche.