Protesta trattori: corteo in città ad Arezzo. Giani invitato al presidio in Valdichiana
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“Siamo qui a Arezzo per far capire ai cittadini il nostro dramma. Siamo in una situazione veramente difficile. Il nostro settore è ridotto all’osso”. Così Andrea Faralli, proprietario di un'azienda agricola che, insieme ad altri venti agricoltori oggi sono arrivati ad Arezzo con i loro trattori. In tre hanno percorso le vie del centro città, il corteo si è svolto senza particolari criticità. Il presidio a Valdichiana prosegue e domani sono invitati proprio lì a Bettolle, i sindaci e il governatore della Toscana Eugenio Giani.
“Non ce la facciamo più a sostenere le nostre aziende, abbiamo invitato il governatore Giani al presidio domani speriamo che venga. Se non viene andremo noi con trattori a Firenze – prosegue Faralli - abbiamo invitato anche 22 sindaci, alcuni di loro ci hanno confermato la loro presenza”.
Al governo viene chiesto il riconoscimento dello stato di crisi.
“Il prodotto Made in Italy deve essere pagato e tutelato – conclude Faralli – sembra che nel 2026 il gasolio agricolo arrivi a €1,70 e noi non ci possiamo permettere di pagarlo così. Speriamo che le istituzioni ci vengano incontro perché non ce la facciamo veramente più”.