Si spaccia per rifugiato e chiede protezione. Omicida, arrestato dopo tre anni di latitanza
ArezzoTV
Nella giornata di ieri, 12 febbraio, l'uomo si è presentato insieme a un connazionale allo sportello dell'ufficio immigrazione della Questura di Arezzo per depositare una richiesta di protezione internazionale. "L’operatore - spiegano dalla Polizia di Stato - che riceveva materialmente la richiesta con la relativa pratica, dopo aver effettuato i preliminari controlli faceva scattare un alert in quanto il soggetto non sembrava corrispondere alle generalità dichiarate". Così sono scattati i controlli e poco dopo è saltato fuori che quello stesso uomo che stava chiedendo di essere accolto come rifugiato era in realtà ricercato con mandato di cattura internazionale.
"Dalle interlocuzioni avviate tra Squadra Mobile e Interpol - spiegano dalla questura - è emerso come l'ordine di arresto fosse stato emesso nel febbraio 2022 dal giudice del distretto di Mandi (Pakistan). Il 5 marzo 2021 il ricercato era infatti entrato nell’abitazione di un connazionale aprendo il fuoco e colpendolo a morte. Dopo l’omicidio è fuggito all’estero per evitare la cattura e rendendosi irreperibile. Da qui l’emissione dell’ordine di arresto ai fini dell’estradizione e l’estensione delle ricerche in campo internazionale con successiva emissione della “red notice” da parte dell’Interpol. In considerazione del grave capo di imputazione e del fatto che l’ingresso in Italia dell’uomo era da considerarsi irregolare, dal momento che dalla documentazione presentata non si evinceva né un valido titolo d’accesso, né un domicilio certo e che l’uomo era riuscito a fuggire dal Pakistan dopo la commissione del fatto reato facendo perdere le sue tracce, ritenuto quindi fondato il pericolo di fuga, la Squadra Mobile di Arezzo provvedeva all’arresto del ricercato".