Arrestata la banda che aveva colpito le aziende orafe aretine. C'è un latitante
Arrestata la banda che aveva colpito le aziende orafe aretine. C'è un latitante
E' con l'operazione “Lancia d'argento” che le forze dell'ordine aretine hanno dato una risposta forte e chiara al clima di terrore che si era innescato nel 2024, a causa dei tanti colpi ai danni del settore orafo aretino. E' stata infatti sgominata una banda ritenuta responsabile di ben otto assalti.
Il primo quello alla Fullove di Laterina-Pergine Valdarno, era il novembre 2024 e vennero trafugati 1,4 kg di oro, 50 di argento e 10 kg di ottone, per un valore complessivo stimato in circa 200mila euro.
Stessa mano, secondo gli inquirenti, di altri colpi, tra cui il tentato furto del 22 novembre 2024 alla New Chains di Civitella in Val di Chiana e ancora i furti e i tentativi di furto, avvenuti tra agosto e ottobre 2024, presso la Taitù di Arezzo, la Jocker preziosi e nuovamente la New Chains.
Un'intensa attività investigativa ha visto l'azione congiunta di Squadra Mobile della Questura di Arezzo, guidata da Davide Comito, con il supporto del servizio centrale operativo di Roma della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, ed il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Arezzo, guidato dal tenente colonello Silvia Gobbini.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, hanno permesso di individuare un sodalizio criminale composto da otto cittadini rumeni, non residenti in Italia. In tutto otto e tutti rumeni i componenti della banda individuati. Due di loro erano già stati fermati dopo il colpo alla Fulllove, per altri 5 è stato emesso un mandato di arresto europeo, all'alba del 24 aprile il blitz in romania e l'arresto di 4 di loro. Uno è latitante.
Ci sono infine altri due soggetti, al momento solo indagati. Si procede per il reato di furto aggravato
Le indagini hanno così permesso di localizzare la base logistica del gruppo, in provincia di Pistoia e di individuare i mezzi utilizzati per gli assalti. Gli inquirenti hanno quindi raccolto tutti gli elementi che hanno consentito di collegare il gruppo agli episodi avvenuti tra agosto e novembre 2024 nell'Aretino ed in particolare tra Arezzo e Valdichiana.
A quel punto è stato quindi il G.I.P. del Tribunale di Arezzo ad emettere cinque ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone di nazionalità romena ritenuti gli autori dei furti, oltre ad un altro soggetto che era già in stato di detenzione,
Nei loro confronti è stato emesso un mandato di arresto europeo e attivato il canale di cooperazione giudiziaria con le autorità rumene tramite di Eurojust (Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale ndr) che ha svolto un’importante attività di raccordo con le autorità straniere. Il blitz in Romania lo scorso 24 aprile. La Polizia rumena, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria di Galati e con il contributo degli investigatori italiani, supportati dallo Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e coadiuvati in loco dall’Ambasciata d’Italia in Bucarest, ha individuato il covo dei malviventi. Quattro sono stati arrestati, uno è ancora ricercato. Nel corso dell’operazione sono state effettuate anche perquisizioni domiciliari che hanno consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini, che non si fermano qui.
Redazione
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