La finanza sequestra alti 400 kg di argento, è il secondo sequestro nell'Aretino in poco tempo
ArezzoTV
In auto con 400 kg di argento senza regolare documentazione. A fermare nell'Aretino un imprenditore originario di Roma, sono stati i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo, nel corso di un controllo su strada.
Controlli che sono stati intensificati dopo i colpi messi a segno ai danni del comparto orafo aretino.
“Sì un controllo su strada finalizzato al contrasto dei traffici illeciti e di carattere di polizia economico finanziaria come abbiamo sempre fatto – commenta il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo Colonnello Walter Mazzei - lo abbiamo ulteriormente intensificato non solo per contrastare i traffici illeciti, ma anche per dare una risposta alle aumentate esigenze di sicurezza manifestate dal comparto orfano gli ultimi mesi”.
L'auto è stata fermata a Castiglion Fibocchi, lungo la SP1. Quando i finanzieri hanno ispezionato il veicolo, hanno ritrovato ingenti quantitativi di argento privi del marchio identificativo.
Il metallo era suddiviso tra argento puro in grani, contenuto in 9 sacchi visibili nell’abitacolo, e 34 verghe riposte sotto il pianale del portabagagli, dal peso complessivo di quasi 410 kg e dal valore complessivo di 368.000 euro.
“Si è trattato di un sequestro molto significativo – prosegue il colonnello Mazzei – che fa seguito al sequestro di un mese e mezzo fa nella zona di San Zeno. E' il risultato dell'intensificazione del controllo del territorio negli ultimi mesi. Abbiamo anche cercato di diversificare gli orari in cui fare i posti di blocco. E stanno arrivando i primi risultati”.
Una volta accompagnato in caserma per gli accertamenti, l'imprenditore non sarebbe stato in grado di esibire la documentazione che giustificasse la provenienza dell’argento e nemmeno di 500 grammi di lamine d’oro, dal valore di 46.500 euro, anch’esse prive del marchio identificativo e del titolo, rinvenute nel suo borsello.
“Adesso dovremo verificare – prosegue il comandante - come mai l'imprenditore, del settore orafo e residente a Roma, trasportasse questo ingente quantitativo nella nostra provincia”.
L'imprenditore, che ha precedenti penali, è stato denunciato per ricettazione, e il metello è stato sequestrato. Questo è il secondo sequestro in poche settimane da parte dei finanzieri aretini.
“Sì nell'ultimo mese e mezzo abbiamo sequestrato complessivamente oltre 500 kg di argento e mezzo kg d'oro – prosegue il colonnello – l'ultimo sequestro (primo di quello recente a Castiglion Fibocchi ndr) è stato effettuato un mese e mezzo fa nella zona industriale di San Zeno.
Proprio nel caso del sequestro a San Zeno, non si può escludere, confermano gli inquirenti, che il metallo potesse essere provento di uno degli assalti agli imprenditori.
“Sì non possiamo escluderlo – precisa il colonnello Mazzei – ma una risposta a questo potrà essere data quanto saranno terminati gli approfondimenti.