Rondine: in 7000 in marcia per la pace all'insegna del dialogo reciproco
ArezzoTV
“E' una gioia vedere migliaia di giovani, di persone che rispondono ad un appello. Al bisogno di non rimanere immobili di fronte a quello che vediamo, ma di fare il passo possibile in modo concreto”. Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace, è visibilmente emozionato per l'avvio dell'edizione 2025 di Youtopic Fest alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di un fiume di persone, tra studenti e società civile che vuole urlare il suo no alla guerra e al concetto di nemico.
“Il vero vero nemico è una costruzione mentale – prosegue Vaccari - non dobbiamo mai pensare che sia una persona fisica”. Superare il concetto di nemico è proprio alla base del metodo che gli studenti di Rondine, imparano qui nel borgo nella pace. Il festival, ha detto Vaccari, “dà il via a tre giorni disarmanti”. Un concetto ripreso anche dal Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Mons. Andrea Migliavacca. “Disarmare e disarmanti come ha detto anche Papa Leone – ha detto Migliavacca - siccome i grandi non hanno molto questa logica di questi tempi credo che dal basso, dalla vita concreta, da buone prassi e da buone testimonianze debba venire appello”.
A parlare davanti al Presidente della Repubblica in rappresentanza dello studentato di Rondine è stata proprio una studentessa del Mali, Bernadette Sidibé di 24 anni.
“La guerra mi ha rubato l’allegria, l’infanzia, la sicurezza, ma non ha vinto sulla mia speranza – ha detto Bernadette – qui sono insieme a tutti i miei fratelli e sorelle dello Studentato Internazionale – World House di Rondine provenienti da Balcani, Medio Oriente, Africa, Caucaso, Europa orientale e America latina”. Poi ha spiegato a tutti perché proprio lei.
“Parlo io che nel contesto economico mondiale, sui giornali e nelle televisioni occidentali sono forse la meno considerata - ha aggiunto Bernadette - morire in un Paese africano è normale. Ma a Rondine no! Ogni persona conta, ogni persona ha un valore uguale! Ogni persona che muore genera dolore, e ci prendiamo cura l’uno dei dolori dell’altro!”. E poi a nome dei suoi compagni ha chiesto a Mattarella e a tutta la comunità internazionale “di compiere passi concreti verso una pace duratura sia in Ucraina che a Gaza e in tutti gli altri conflitti dimenticati: cessate il fuoco, liberate gli ostaggi e i prigionieri, accesso agli aiuti umanitari, riconoscimento reciproco e dei diritti di tutti i popoli, smettere di investire nelle armi per educare nuovi leader di pace!”
Nel borgo ad accogliere questo messaggio potente ed essere ambasciatori loro stessi di pace anche i figli della senatrice a vita Liliana Segre, Alberto, Luciano e Federica. La Segre ha scelto proprio Rondine alcuni anni fa per la sua ultima testimonianza pubblica.
“Siamo oggi qui tutti e tre i fratelli – ha detto Alberto Belli Paci – perché è importantissima la continuità che si può dare ad un'esperienza di famiglia. Questa nostra missione familiare. Cercare di più possibile di portare avanti la memoria”.
A Rondine tutte le autorità locali, è stato il presidente della Regione Eugenio Giani annunciare importanti misure a sostegno di questa realtà.
“La Regione Toscana – ha annunciato il presidente - sosterrà questa realtà ed il suo straordinario operato con 100.000 euro in due anni per l’organizzazione di corsi per l’educazione alla pace e per la formazione di ‘Ambasciatori’ del dialogo e della conciliazione. Il fatto che questo metodo entri nella formazione professionale e possa essere fruito da tanti giovani, a mio avviso apre un’interessante prospettiva e la possibilità che questi corsi si diffondano anche in altri enti di formazione della nostra regione, estendendo questo metodo anche ad altre realtà”.
Vicino a Rondine anche tutto il mondo imprenditoriale, aretino e non solo.
Presente nel borgo l'imprenditore umbro Brunello Cucinelli.
"Servono cittadini di pace – ha detto - in questo momento ancora più abbiamo bisogno di un grande risveglio dell'umanità. Di ritrovare grandi valori morali, etici, di curare quel mal dell'anima che un po' ci affligge, quella durezza dell'umanità che sono convinto ci sprona, specialmente ai giovani verso un mondo nettamente migliore. E' necessaria una dignità morale ed economica dell'essere umano”.