Strage di Bologna, dopo 45 anni lo stesso dolore. Il ricordo di Roberto Procelli
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Il 2 agosto è l'anniversario della strage di Bologna, dove perse la vita anche Roberto Procelli 21 anni, all'epoca militare di leva originario di San Leo di Anghiari.
85 le vittime dell'esplosione che deflagrò alle 10,25 di 45 anni fa. A provocare la più grande strage italiana fu, invece, un ordigno piazzato proditoriamente nella sala d’aspetto della stazione, dicono le sentenze. Azione mirata a tenere in scacco il Paese con la strategia della tensione.
Roberto aspettava il treno per Arezzo. L'esplosione lo investì mentre era accanto alla cabina telefonica a gettoni e stava per chiamare casa. Doveva avvisare i genitori che sarebbe tornato. Ma così non fu. I processi hanno consegnato una verità giudiziaria che comprende nomi e cognomi di esecutori e di mandanti. Tra coloro che mossero i fili della strage, anche Licio Gelli dice la sentenza, arrivata quando il Venerabile della P2 era già scomparso.
I Procelli hanno consegnato ai nipoti, cugini di Roberto, il testimone della memoria e della verità. Sono loro, Walter e Giancarlo, a tenere vivo il ricordo. Oltre al campo sportivo e alla strada intitolati a Roberto Procelli. Ogni 2 agosto si tiene una messa al cimitero, alla presenza delle autorità locali.
Foto: www.corrierediarezzo.it
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